Comacchio è una città lagunare fra le più suggestive e caratteristiche d'Italia, sorta su 13 isolette all'interno delle valli che fino al secolo scorso si estendevano per una superficie d circa 80.000 ettari. Rimasta per diversi secoli isolata dal resto dell'Italia, oggi se ne può cogliere il ricordo nel particolare dialetto e nella tipicità della gastronomia.
Un paese le cui origini si rifanno certamente in età tardo-romanica, anche se la scoperta della nave romana di Valle Ponti "Fortuna Maris" può far presumere Comacchio quale erede della città etrusca di Spina. I comacchiesi, popolo di abili navigatori e pescatori, hanno fatto delle pesca e del commercio del sale fonte di sostentamento per secoli. Comacchio ha conosciuto il suo periodo di massimo splendore nel secolo XVI quando il cardinale Giovan Battista Pallotta ridisegnò l'urbanistica edificando i monumenti che ancora oggi la caratterizzano.
Il punto di partenza è senza dubbio dal ponte dei "Trepponti", dove è possibile parcheggiare l' auto in via Fattibello. Il monumentale ponte è la porta della città, voluto dal Cardinale Pallotta nella prima metà del XVII secolo su disegno dell'architetto Luca Danese. Il Trepponti è formato da cinque scalinate ad arco, e scendendo dalla scalinata centrale si accede alla piazzetta dove si svolge tutte le mattine il mercato del pesce all'interno della caratteristica pescheria, anch'essa del XVII secolo. Lungo il canale sono attraccate le tipiche barche di valle (batane), sulle quali è possibile salire per visitare la città da un punto di vista più suggestivo (vista gratuita).